Pianificazione della produzione: come creare un piano efficace

Piano di produzione

Il piano di produzione è un elemento necessario per ottenere un processo produttivo ben organizzato.
Di cosa si tratta?
Introduciamo il concetto di pianificazione della produzione.

 

Cos’è la pianificazione della produzione?

Non facciamo confusione con la schedulazione o con la gestione dei materiali tramite il calcolo dell’MRP (Material Requirements Planning).

Pianificare la produzione significa determinare, nel medio-lungo termine, cosa dovrà produrre un’azienda manifatturiera. Questo processo implica la formulazione di previsioni sulle quantità e sui tipi di prodotti da realizzare e, basandosi su queste, organizzare il reparto produttivo. Parliamo quindi anche di definire le risorse necessarie – come materiali, macchine e personale – e i tempi per completare gli ordini.

Queste previsioni si basano su diversi fattori:

  • quantità di ordini confermati o in definizione
  • disponibilità di macchine e personale
  • budget di vendita, o più in generale, economico, stabilito dal management
  • stagionalità della domanda, a seconda del tipo di prodotto
  • previsioni di acquisto dai clienti

Avere un piano di produzione ben definito ti permette di valutare se la tua azienda sarà in grado di soddisfare la domanda in modo efficace ed efficiente, migliorando così il livello di servizio ai tuoi clienti e incrementando la redditività.

 

Persone coinvolte nella pianificazione della produzione

La pianificazione è un’attività che riguarda in modo trasversale più aree e funzioni aziendali.
Ci sono dunque ruoli e persone coinvolte in questo processo, con responsabilità diverse.
Vediamole e capiamo come interagiscono:


responsabile di produzione


è colui che risponde dell’andamento produttivo.
Pianifica, controlla e coordina l’attività produttiva cercando di ottimizzare l’impiego delle risorse e il rendimento delle commesse. Deve quindi controllare che venga prodotta la quantità da fornire ai clienti e che le operazioni produttive si svolgano nel rispetto delle previsioni di costo.
Viste le sue responsabilità, questa figura è molto interessata dal piano produttivo dovendo gestire tempi, risorse, calendari operativi.


responsabile della pianificazione (o production planner)


è il ruolo che si occupa della schedulazione di tutte le attività connesse ai processi produttivi.
In altre parole quindi è colui che in azienda si occupa di realizzare un programma di produzione.
Per questo, visto che parliamo di pianificare le attività produttive, questa figura è assolutamente coinvolta.


controller di gestione


si tratta di una figura che, di solito, conosce molto bene il mercato in cui l’azienda lavora e conosce nel dettaglio i processi produttivi aziendali. Questo ruolo si occupa di controllare i numeri della produzione e svolge il cosiddetto “controllo di gestione” per suggerire, da quei numeri, le azioni concrete da intraprendere per raggiungere gli obiettivi aziendali.

Tre ruoli sicuramente diversi, ma fortemente interconnessi nelle dinamiche produttive.
Il loro punto di contatto è proprio il piano della produzione.

 

Pianificazione della produzione: possibili vantaggi

La pianificazione della produzione porta numerosi vantaggi in azienda.
Incrementando l’efficienza, permette di identificare e eliminare gli sprechi, ottimizzando l’uso delle risorse.

Ma identifichiamo, appunto, i vantaggi principali di avere un planning produttivo:

  • si riducono i costi di produzione, grazie all’acquisto strategico di materie prime in grandi quantità
  • migliora la qualità del prodotto, con l’identificazione tempestiva di problemi o difetti e la riduzione errori costosi
  • cresce la soddisfazione del cliente, perché si riduce il lead time</u e i tempi di attesa dei prodotti
  • diventa più agile la risposta ai cambiamenti di domanda, perché aumenta la flessibilità produttiva e migliorando la pianificazione finanziaria attraverso una previsione accurata dei fabbisogni e degli investimenti necessari

 

La differenza tra pianificazione e programmazione

La distinzione tra pianificazione e programmazione è sottile ma significativa, soprattutto nel contesto della gestione della produzione.

 

La pianificazione della produzione

Ai occupa di stabilire cosa produrre, in quale quantità e quando iniziare la produzione, basandosi su previsioni di domanda e risorse disponibili. E’ il processo attraverso cui si organizza la produzione per soddisfare efficacemente le esigenze dei clienti.

Questa fase comprende la determinazione dei requisiti produttivi, la quantità di risorse necessarie e la sequenza delle operazioni. Parliamo quindi di una strategia per stabilire cosa produrre e come allocare e organizzare le risorse per eseguire il lavoro.

 

La programmazione della produzione

Si concentra invece sui dettagli operativi a breve termine del processo produttivo e sulle tempistiche delle operazioni pianificate.

Questa fase, che segue la pianificazione, si occupa di organizzazione giornaliera o settimanale delle attività di produzione. Include l’assegnazione delle risorse a ogni operazione, la definizione dei tempi di setup e il dettaglio dei turni di lavoro. È il processo che stabilisce quando e in quale ordine realizzare ciascun elemento della produzione.

 

Pianificazione della produzione in 3 mosse

Il piano di produzione è un processo che aiuta le aziende a migliorare il servizio al cliente, ridurre le scorte di materiali e di prodotti finiti, ridurre i lead time di consegna, stabilizzare i ritmi produttivi.


Le 3 fasi (o mosse)
L’ottimizzazione passa per tre fasi (o funzioni), tutte importanti allo stesso modo:

  1. Pianificazione
  2. Programmazione
  3. Controllo

La pianificazione

È la fase che riguarda la strategia. Pianificare la produzione significa infatti definire gli obiettivi di medio-lungo periodo e scegliere le azioni, le procedure e gli strumenti per raggiungerli. Le parole chiave della pianificazione sono pertanto tre: obiettivi, risorse, politiche.

La programmazione

È la fase che riguarda l’operatività. Una volta pianificato un obiettivo, occorre adottare le azioni concrete per raggiungerlo. Programmare significa dunque stabilire cosa fare, in che quantità, quando e come farlo, quanto investire (all’interno del budget pianificato).

Il controllo

Il piano di produzione deve generare dei risultati. La fase che riguarda la verifica è importante quanto le precedenti. È infatti necessario controllare la gestione della produzione impostata, per capire – con report e indicatori specifici – quanto è efficace. Questa funzione controlla l’andamento della produzione e rileva gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni.

 

Tre fasi che rientrano dunque in un unico concetto, quello di gestire il sistema produttivo con lo scopo di ottimizzarlo.

 

Come sapere se il piano di produzione funziona

controllare il piano di produzione

La pianificazione della produzione ha l’obiettivo di ottimizzare tutto il flusso aziendale: dagli approvvigionamenti ai flussi di magazzino, dalla produzione alla distribuzione.
Quando riesce a far questo, il piano è efficiente.

Per capire se il piano è efficiente occorre verificare se riesce a svolgere alcune funzioni molto importanti:

  • rappresentare la pianificazione della domanda:
    identificare cioè la domanda dei clienti, calcolare le previsioni di vendita e aiutare la pianificazione della produzione in famiglie di prodotti, cioè indicare quali articoli si possono aggregare nella fase operativa
  • pianificare le risorse:
    calcolare le risorse necessarie per la domanda da produrre ed elaborare una strategia produttiva realizzabile e realistica in funzione delle risorse disponibili
  • elaborare programmi operativi:
    sono i programmi di produzione per singolo articolo o singola famiglia, che il piano calendarizza in produzione indicando le risorse da coinvolgere e i tempi entro cui eseguire le varie operazioni produttive

Se il piano fa questo, assicura a chi ha la responsabilità delle performance produttive (e anche a tutta l’azienda potremmo dire) di raggiungere importanti obiettivi:

  • ottimizzare l’impiego delle risorse (manodopera diretta e macchinari)
  • ridurre le scorte di magazzino
  • migliorare la qualità del servizio al cliente
  • ridurre i costi di produzione
  • ridurre i costi di acquisto
  • elaborare le previsioni di vendita
  • pianificare i giusti investimenti industriali
  • ridurre gli sprechi

 

Il ruolo del software

Tra gli strumenti operativi che aiutano a gestire la pianificazione della produzione, spicca il software MES (Manufacturing Execution System).

Possiamo immaginare il software MES come un ponte tra la pianificazione strategica e l’esecuzione operativa.
Si tratta infatti di una piattaforma integrata per monitorare in tempo reale l’avanzamento della produzione, garantendo che le risorse siano allocate efficacemente e che i processi siano ottimizzati.
Attraverso l’analisi dettagliata dei dati raccolti, il software MES aiuta a prevedere e gestire la domanda, migliorare l’efficienza produttiva e ridurre i costi, fornendo così un supporto indispensabile per prendere decisioni informate e tempestive.

 

Pianificare per crescere in efficienza

Un piano di produzione efficiente deve avere caratteristiche oggettive e imprescindibili: completezza, fattibilità, stabilità e flessibilità.

Solo in questo modo riesce infatti ad essere uno strumento di mediazione tra l’obiettivo aziendale di soddisfazione del cliente e quello di utilizzo efficiente delle risorse produttive.

Ogni azienda può gestire questi due obiettivi, apparentemente in conflitto tra loro. Il piano dell’area produttiva è il punto di partenza con cui la produzione:

migliora la gestione delle risorse
i responsabili verificano lo stato delle risorse produttive (uomini e macchine) e riescono a controllare gli impianti producendo in linea con gli ordinativi e tenendo conto i target di efficienza

migliora la gestione dei materiali
si programmano gli approvvigionamenti in modo da avere le quantità necessarie al momento giusto e ridurre le scorte di magazzino (quindi anche i costi di gestione)

migliora la gestione di ordini e commesse
si definiscono date di consegna più attendibili e si controlla il rispetto dei tempi nell’esecuzione delle fasi produttive. Più puntualità e soddisfazione del cliente

 

efficienza con il piano di produzione

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